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PICA #104

Più la gente comune capisce la scienza meno spazio ci sarà per il fake news.

Riassunti in linguaggio semplice, per favore.

Se non riesci a spiegare qualcosa in termini semplici, non l'hai spiegato.

Le riviste scientifiche esistono dal 1665, anno in cui il francese "Journal des sçavans" e il britannico "Philosophical Transactions of the Royal Society" hanno iniziato a pubblicare sistematicamente i risultati della ricerca. Una delle grandi invenzioni dell'umanità, l'impatto di 350 anni di riviste scientifiche è stato immensamente positivo, anche se l'accesso ad esse è molto esclusivo. La scienza può essere concettualmente impegnativa, ma di solito è il vocabolario e la prosa accademica che la rendono davvero incomprensibile per tutti tranne che per i ricercatori e gli studenti avanzati in un campo specifico. Fortunatamente, le cose stanno cambiando.

Oggi, i Plain Language Summaries (PLS) - riepiloghi in linguaggio semplice - di articoli scientifici sono richieste da molte riviste. Un PLS deve trasmettere le stesse informazioni dell'abstract dell'articolo ma utilizzare un linguaggio facilmente comprensibile da un pubblico ampio. Inoltre, mentre l'articolo completo è solitamente disponibile solo dietro pagamento, il PLS è normalmente gratuito da consultare online. Questo è molto positivo per l'informazione in ambito salute perché l'accesso a conoscenza affidabile e di facile comprensione è una questione di giustizia e sicurezza sociale. Internet ci illude di avere un vasto sapere a portata di mano. La realtà è che notizie false e fonti spurie significano che non dobbiamo fidarci ciecamente dei risultati di una ricerca sul web.

Spero che la comunità scientifica dedichi maggiore attenzione ai PLS e sempre più persone scoprano i PLS come riferimento affidabile e facilmente accessibile. In particolare, spero che le informazioni sugli studi clinici a misura di paziente consentano alle persone di comprendere meglio le malattie che colpiscono loro e i loro cari e anche le terapie che gli vengono offerte. Lavoro costantemente con pazienti e associazioni di pazienti e il tema più comune è che gli operatori sanitari non spiegano abbastanza o chiaramente. Non si può incolpare solamente i medici, essi aspirano a essere coloro che curano, non insegnanti e credo che anche loro troverebbero più facile educare i propri pazienti se parte delle loro conoscenze fosse prontamente disponibile in termini semplici. La responsabilità di ciò ricade su coloro che fanno scoperte scientifiche.