Sanofi?
L'uccello della speranza è morto, usurpato da un punto interrogativo.
Sanofi ha svelato il nuovo design del proprio logo. È semplice, ben bilanciato, tecnicamente ben eseguito. In un mondo perfetto sarebbe una soluzione decente. Tuttavia, in termini d'immagine, il mondo è tutt’altro che ideale per l'intera industria farmaceutica. Nonostante aiuti la maggior parte delle persone a vivere una vita più lunga e più sana, il settore farmaceutico ha una pessima reputazione. È facile puntare il dito contro i suoi attori più criminosi - come Purdue, Theranos, Turing Pharmaceutical - e liquidarli come eccezioni. Ma tragicamente l'immagine pubblica dell'intero settore è definita da avidità, ambiguità e segretezza. Il che rende il nuovo logo Sanofi una scelta sfortunata, perché parte del design è troncato, facendolo sembrare parzialmente sommerso, e contiene una chiara allusione a un punto interrogativo. Sebbene non urli "subdolo e ambiguo”, è vulnerabile a interpretazioni di quel tipo.
Quanto segue è tratto da un comunicato stampa Sanofi del 3 febbraio 2022. “Il nuovo logo è una rappresentazione del nuovo scopo e ambizione di Sanofi, che si ispira ai codici semplici e orientati al movimento dell'industria tecnologica. I due punti viola incarnano il viaggio scientifico tra un punto di partenza: la curiosità di mettere in discussione lo status quo e chiedersi "e se?" – e un traguardo – il momento eureka in cui vengono sbloccate soluzioni innovative per avere un impatto sulla vita delle persone”.
Ammetto che un occhio che è stato influenzato dal comunicato stampa potrebbe rilevare "e se?" narrativo e i punti di inizio-fine incorporati nel design. La realtà è che la maggior parte degli occhi che vedranno questo logo saranno influenzati dalla loro sfiducia nei confronti delle aziende farmaceutiche e non vedranno questa storia stimolante. La categoria è il contesto e il contesto è come il karma: tutte le tue cattive azioni, e quelle dei tuoi compari, avranno un peso su di te.
L'anno scorso, secondo RepTrak, Sanofi godeva della migliore reputazione tra i marchi farmaceutici. Una reputazione associata al vecchio logo con il simbolo dell’“uccello della speranza” che ha acquisito valore e significato per più di un decennio. Eliminare quel simbolo è coraggioso, sostituirlo con un punto interrogativo è sconcertante.
