Il bello dei problemi.
Nuove soluzioni possono nascere dall'insoddisfazione: le organizzazioni dovrebbero imparare a considerare la disfunzione e la discordia sul posto di lavoro come opportunità di cambiamento.
Il mondo del lavoro ha subito cambiamenti radicali nell'ultimo anno. Quando le misure di allontanamento che attualmente sopportiamo saranno permanentemente allentate, i posti di lavoro a cui torneremo saranno, inevitabilmente, diversi. Per molti, ci sarà meno tempo trascorso in ufficio e più lavoro svolto da remoto rispetto a ciò che era la norma prima che gli uffici si svuotassero improvvisamente. Per quelle organizzazioni in cui i dipendenti trascorreranno meno tempo fisicamente insieme, una considerazione importante è che la qualità del tempo trascorso insieme dovrà essere maggiore. Ciò in parte per giustificare il tempo, il costo e lo sforzo del pendolarismo, ma soprattutto perché l'aspettativa connessa a un incontro dal vivo sarà maggiore rispetto al passato. Andare in ufficio dovrà essere un'esperienza di valore per tutti i soggetti coinvolti.
Affrontare e risolvere i problemi è un esempio di un'attività che probabilmente si svolgerà in ufficio e non durante una videochiamata. Il problema è che questo (e altri aspetti delicati del lavoro che plausibilmente saranno considerati degni di incontri faccia a faccia) è che non è molto piacevole. Esiste il concreto rischio che, con gran parte degli aspetti di routine gestiti da remoto, il dover andare in ufficio possa essere associato a problemi, confronti tesi e stress.
Dobbiamo adottare nuovi modi di esplorare e risolvere i problemi per rendere l'esperienza gratificante. La Collaborative Creativity è un modo per aiutare le persone nelle organizzazioni ad esaminare insieme i problemi. Eseguire esercizi creativi, in team, e poi spiegare e discutere le idee che emergono è un modo costruttivo e relativamente sicuro per esplorare temi difficili.
All'inizio di una sessione di Collaborative Creativity, esercizi creati ad hoc per il gruppo consentono agli individui di scoprire cose di se stessi e ai team di comprendere il punto di vista degli altri. Funziona perché la creatività è un ottimo modo per trasmettere ed esaminare le emozioni. In un confronto normale le frasi di una discussione, soprattutto in un contesto lavorativo, sono molto limitanti.
Armati di una migliore empatia, per sé e per gli altri, nella seconda parte della sessione i partecipanti possono analizzare la situazione e cercare soluzioni con uno stato d'animo più illuminato e una prospettiva più ampia. I compiti creativi sono progettati per non premiare un individuo che presenta da solo una risposta completa, ma favoriscono la scoperta graduale e collettiva di una risoluzione. Il grande vantaggio di questo è che non esiste un unico proprietario di un'idea, al contrario, potenzialmente ogni partecipante alla sessione è un coautore.
Ho progettato e moderato molte sessioni di Collaborative Creativity. Ognuna è diversa ma tutte condividono tratti comuni, uno di questi è il sentimento di soddisfazione personale e di coesione di gruppo che i partecipanti traggono dalla sessione. Una Collaborative Creativity session è un'esperienza gratificante, per cui vale la pena andare in ufficio.
Le ostriche creano perle come risposta a una sostanza irritante, come un granello di sabbia. L'evoluzione ha regalato all'ostrica un metodo che le permette di trasformare un irritazione in qualcosa di bello. Il luogo di lavoro sta subendo una profonda trasformazione e le aziende devono evolversi e adottare nuovi metodi adeguati al cambiamento. So che nella mia analogia la reazione più efficace all'irritante sarebbe semplicemente eliminarlo. Ma ti chiedo: se fai così, stai eliminando una sostanza irritante o stai perdendo l'opportunità di creare una perla?
