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PICA #040

Un patchwork d'immagini dei blog precedenti.

Contento del mio content.

Sono trascorsi ventiquattro mesi da quando ho scritto Pica #zero, quali benefici ho avuto dagli articoli che ho composto regolarmente?

Nella mia carriera, ho curato l’aspetto visivo, concettuale e strategico di migliaia di marchi, ma scrivere, come prodotto finale, era qualcosa che facevano gli altri. Poi, due anni fa, con Alessandra Toscano, ho fondato Atstrat e ho iniziato questo blog come parte delle nostre attività per promuovere la nostra azienda e noi stessi. Ora, esattamente settecentotrenta giorni dalla pubblicazione della mia prima Pica, mi sembra giusto dedicare questa mia quarantesima Pica, ad esaminare e condividere i benefici che ho raccolto da questa impresa:

1 - Focus. Articolare un'idea o un'opinione m’impone di cercare informazioni riguardo il soggetto. Convincersi di qualcosa è molto più facile che convincere gli altri ed esaminare le basi delle mie convinzioni è sempre interessante. Il pensiero sarà impeccabile sulla carta quanto sembri nella mia mente? Una ricerca più approfondita rivelerà prove a sostegno o convincenti posizioni contrarie? Le idee possono essere ambigue quando vivono solo nella mente - impegnarsi pubblicamente a esprimere un'opinione e sostenere un'argomentazione convincente porta maggiore chiarezza alle mie convinzioni e idee.

2 - Conoscenza. Lo sforzo di esprimere regolarmente un'opinione informata mi sfida a rimanere aggiornato. Essere pieno d’impegni significa dover fare delle scelte su come uso il mio tempo ed è facile rinunciare a leggere libri e articoli relativi al mio lavoro perché non è immediatamente produttivo. La disciplina dello scrivere regolarmente un Pica ha dato maggiore importanza e urgenza al mio essere informato. Ora leggo di più e la qualità delle mie fonti è migliorata perché sono più attento riguardo ai contenuti che consumo.

3 - Contatti. Attraverso la mia scrittura, ho preso contatto con persone che altrimenti non avrei conosciuto. Pubblicando i link ai miei Pica su siti come LinkedIn posso essere visibile ai miei contatti esistenti e ben oltre. La produzione di contenuti è una strategia efficace per molti brand, per il marchio "me", il content scritto è fantastico. Chiunque stia valutando di lavorare con me può facilmente capire chi sono e come penso attraverso la mia scrittura. È efficace per creare visibilità e, data la natura specifica dell'argomento, il mio pubblico è rilevante per la mia professione. In media, il 92% del traffico in arrivo al mio sito web è per la sezione "Pica pica".

4 - Autorialità. Creare qualcosa per te stesso ti dà nuove prospettive sul creare le cose per altri. Nonostante decenni di produzione di ogni forma immaginabile di contenuti per altri brand, la creazione di qualcosa che presenta il mio marchio è stata una nuova esperienza. E’ come un ghostwriter che diventa un autore eponimo, gli strumenti e le tecniche sono gli stessi, ma la voce è ora la mia. Questa prospettiva leggermente diversa è interessante, mi ha dato un po’ più di apprezzamento ed empatia verso chi è responsabile della voce di un brand.

5 - Autorealizzazione. La produzione di Pica è l'unica attività professionale in cui la mia soddisfazione personale è realmente un KPI. Devo essere soddisfatto della mia scrittura perché l'autenticità è intrinseca alla creazione del mio marchio personale e sono disposto a rinunciare a clic e quantità di contatti per perseguire ciò che ritengo essere qualità. Inoltre, pragmaticamente, se non sono felice di scrivere, troverò più difficile scrivere e alla fine smetterò. Creare Pica è gratificante, il pensiero, la ricerca, l'atto di scrivere (e persino la revisione del testo) è un lavoro che mi piace. Mi piace anche creare le immagini di accompagnamento (solo 5 delle 41 immagini Pica, finora, non sono state create da me). Mi sto godendo quello che percepisco come un miglioramento della mia scrittura (come un muscolo, qualsiasi abilità migliora con l'esercizio) e mi dà la motivazione per lavorare di più, per chiedere di più da me stesso. È un circolo virtuoso: una buona scrittura richiede un buon pensiero e viceversa.