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PICA #zero

Illustrazione di una gazza di Peter John Comber

Idee con le ali.

Perché ho scelto il nome scientifico di un uccello monocromatico per questo blog?

Uno dei miei primi ricordi è di me bambino con mia madre, nel giardino, mentre diamo da mangiare a diverse specie di uccello. Le gazze erano le mie preferite. La dimensione era perfetta, grande ma non preoccupante come quella dei gabbiani giganti. Mi divertiva come le gazze si spostavano a terra saltellando come canguri. Il loro aspetto era elegante con la coda lunga e la livrea bianca e nera con un tocco di iridescenza.

Ma mentre crescevo mi dicevano che le gazze sono cleptomani piumate, attirate da cose luccicanti. Ho imparato una filastrocca con il primo verso che recitava; “Una gazza solitaria porta tristezza”. Con i miei occhi ho visto le gazze mangiare i pulcini di altri uccelli e ho scoperto quanto possano essere rumorose. Così la mia simpatia per la gazza è scemata.

Più di recente ho scoperto che, in Cina, la gazza è considerata portatrice di buona fortuna: addirittura il simbolo iniziale della parola gazza significa “felicità”. In Corea si crede che porti soldi e buona sorte. Mentre in Svezia la gazza è associata alla stregoneria e in quasi tutta l’Europa dell’est è considerata una ladra scaltra e spregiudicata.

Oggi, a cinquant’anni di distanza dalla formazione di quei primi ricordi, ho deciso che amo le gazze. Ho passato tutta la mia vita adulta cercando di rendere più attraenti i brand per i quali ho lavorato e sono consapevole che l’immagine di qualsiasi cosa, gazza o brand, può essere multisfaccettata e geograficamente eterogenea, con elementi conferiti, buoni o cattivi, che non trovano corrispondenza nella realtà. La gazza non ha gestito bene la propria immagine e il suo brand ne ha sofferto, ingiustamente secondo me. Anche l’arte di creare brand, che è l’oggetto di questo blog, ha elementi conferiti, buoni e cattivi, che non trovano corrispondenza nella realtà. Anche la sua immagine è stata danneggiata e, secondo me, per motivi sbagliati.

In questo blog voglio scrivere delle cose di brand building: quelle positive, quelle false e quelle nocive, prendendo le notizie e le mode del momento come ispirazione. La scelta di Pica pica come nome? Come già detto, mi piacciono le gazze, inoltre spero che tutti i pezzi di questo blog siano idee forti e sane, con buone ali per volare lontano e che insieme possano essere uno stormo di notizie interessanti, per chi vorrà leggerle.